CORSO DI SPECIALIZZAZIONE IN COMMERCIO ESTERO
Padova: 11 aprile - 16 maggio 1960

PROLUSIONE

  • 11 aprile - lunedi - ore 15,30
    Sen.Dott. Giuseppe Caron

    Un primo bilancio dell'attuazione del Mercato Comune e i nuovi indirizzi di collaborazione economica internazionale. -

ORARIO DELLE LEZIONI

  • 13 aprile - mercoledi - ore 15 - 16
    Prof. Ettore Anchieri

    Il grande mercato costante della storia politica economica contemporanea. -
  • - ore 16 - 17Prof. Innocenzo Gasparini
    L'espansione dei rapporti economici internazionali e lo sviluppo dell'economia italiana.
  • 15 aprile - venerdi - ore 15 - 16
    Prof. Glauco Della Porta

    L'EFTA: sua genesi e tratti caratteristici del commercio estero dei Paesi partecipanti.
  • - ore 16 - 17Prof. Glauco Della Porta
    Ripercussioni sul commercio estero italiano a causa della formazione dell'EFTA. -
  • 22 aprile - venerdi - ore 15 - 16
    Ing. Arrigo Usigli

    Lo sviluppo dei trasporti e il Mercato Comune.
  • - ore 16 - 17Dott. Luigi Girardin
    La politica sociale nella Comunita' Europea.
  • 27 aprile - mercoledi - ore 15 - 16
    Dott. Dario Giovannetti

    La formazione della tariffa comune verso i Paesi terzi.
  • 29 aprile - venerdi - ore 15 - 16
    Prof. Tullio Bagiotti

    Nuove tendenze nei rapporti economici fra gli Stati Uniti e l'Europa Occidentale.
  • - ore 16 - 17Prof. Franco Feroldi
    I rapporti fra i Paesi aderenti al MEC ed all'EFTA.
  • 2 maggio - lunedi - ore 15 - 17
    Dott. Ennio Calzavarini

    I Mercati Africani.
  • 4 maggio - mercoledi - ore 15 - 16
    Prof. Ernesto Simonetto

    Aspetti giuridici delle facilitazioni per le esportazioni.
  • - ore 16 - 17Dott. Virginio Bontadini
    Aspetti economici delle facilitazioni per le esportazioni.
  • 6 maggio - venerdi - ore 15 - 16
    Prof. Lionello Rossi

    Lo sviluppo economico delle aree depresse e i compiti ed i limiti della cooperazione economica internazionale.
  • - ore 16 - 17Docente da designare
    L'armonizzazione delle legislazioni per la formazione del Mercato Comune.
  • 9 maggio - lunedi - ore 15 - 17
    Dott. Giovanni Curto

    I Mercati Asiatici.
  • 11 maggio - mercoledi - ore 15 - 17
    Dott. Felice Di Falco

    Gli scambi commerciali dell'Italia con la Jugoslavia, l'URSS e gli altri Paesi dell'Europa Orientale.
  • 13 maggio - venerdi - ore 15 - 16
    Prof. Mario Casari

    La formazione di un'area di libero scambio nell'America Latina e prevedibili ripercussioni sul commercio estero con l'Italia.
  • - ore 16 - 17Prof. Piero Bassetti
    Gli effetti del MEC nella economia italiana.
  • 16 maggio - lunedi - ore 15 - 16
    Dott. Mario Badi

    I rapporti fra l'area metropolitana del Mercato Comune ed i Paesi d'Oltremare.
  • - ore 16Prof. Innocenzo Gasparini
    Tendenze del commercio mondiale ed equilibrio nei rapporti economici internazionali.

traccia conferenza P.B- Padova - - 1 - "Gli effetti del Mec sull'economia italiana"

Cominciare il discorso dicendo che gli effetti del MECxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

Coòminciare dicendo che il discorso degli effetti del MEC si potrebbe fare in due modi: in termini di obiettivi di fatti misurabili e in termini psicologici soggetticvi di atteggiamenti o di fatti potenziali o anche di fatti attuali ma non facilmente misurabili.

Sganciarsi dal discorso su fatti misurabili dandolo per noto, limitandosi tutt'al più a citare alcuni parametri più sintomatici (dogana, modifiche legislative, accordi industriali, aumento di scambi ).

Sottolineare invece gli aspetti non misurabili e tra questi i fenomeni di natura psicologica e soggettiva avvenuti nel frattempo.

Tra i non misurabili, il primo potrebbe essere :
gli investimenti:stimolati dalla ricerca di accrescere la propria capacità competitiva (sarebbe interessante magari monograficamente dire qualcosa magari traendola da esperienze vissute da noi, es. laxxxxx inventando anche un caso Bassetti, Birra ecc.)
investimenti industriali e commerciali (es. accordo Rinascente con quella ditta tedesca, MITAM, Fiere)

altri esempi:
campo di osservazione :le aziende hanno ormai scontato la realtà del MEC come una realtà che ineluttabilmente si concreterà e hanno allargato il loro campo di osservazione . Anche quelle - 2 - che non hanno fatto niente stanno organizzandosi e allargano il campo d'osservazione (creazione Uffici Studi ecc., viaggi dei loro esponenti - aumento del numero di ricerche di personale sul Corriere che richiedono lingue)

( a proposito di investimenti: chiedersi quanto della fase congiunturale non può essere stato sensibilizzato da questo
(vedere se il ritmo di espansione dei paesi MIC è stato più marcato degli altri)
(ricerche di rappresentanti in cross - Vedi 24 Ore - Catene (Misura -sinergie Rock)


Tutto questo è avvenuto, ma è avvenuto sopratutto su un piano potenziale.
Ora sarebbe interessante chiederci quando questo sarà avvenuto concretamente, cioè ad esempio, quando la conoscenza del mercato da parte delle singole imprese sarà completa, quando gli investimenti saranno determinati effettivamente dalla capacità produttiva, cosa succederà?
E nell'ambito di quello che succederà, cosa succederà per l'economia italiana ?


Fare previsioni.

Ci saranno settori che si avvantaggeranno (disponibilità manodopera a costi meno alti, spirito di operosità che caratterizza il clima economico italiano, sistema legislativo, capacità di adattamento - 3 - tipica della mentalità e struttura organizzativa italiana); chi unirà queste cose alle altre , cioè strutture tecnonlogiche up to date, metodologie organizzative accurate o volte alla pianificazione, ecc.


Se è valido il tipo di ragnionamento fatto nellosu loxxxxx studio sull'industria italiana, dovrebbe essere qualla partie di imprese che è stata caratterizzata negli ultimi 10 anni da un notevole rapporto di ampliamento e a volte da una riduzione dell'occupazione ( per esempio l'inlustria chimica, in parte tessile, certa industria meccanica ecc, Vedi Rapporto P.B. sull'industria italiana)


Chi si svantaggerà ?

Probabilmente le prese xxxxx imprese che o perchè connesse alle zone di carenze legislative (imposte di fabbricazione, mancati idro...., fiscalità, sdistema di trasporto, tipo di manodopera, discorso delle perequazioni fra maschi e femmine) (indennità di licenziamenti) con dimensioni inadatte medie o medio-grandi con tecnologie in settori nei quali sono richieste le grandi dimensioni e certe inijustrie legate a certi aspetti strutturali della nostra economia passata (industria molitoria).


Critihche :

in questa situazione alcune componenti che è augurabile si svi-- 4 -luppino, occorre :

  • che si allarghi il processo di presa di conoscenza che è è avvenuto da parte di una élite, al quale non ha fatto seguito quella da parte di una grande base, mentre all'estero questociò è avvenuto su basi più larghe;
  • che le azioni ispirate alle considerazioni di necessità del MEC acquistino un: minimo di razionalità, ad esempio conhe mezzi della nostra economia non siano buttati in tentativi che non riusciranno mai a farcela, ma :centrati in quelli che possono farcela. (quindi problemi di pianificazione, di presa di coscienza, ecc. chiedersi se il Piano verde è in funzione del MEC )

Interventi decisi da parte degli operatori attraverso una maggior spinta associativa, da parte delle autorità attraverso un'azione legislativa per rimuovere i colli di bottiglia per favorire l'adattamento di tutta l'economia ai problemi del MEC.