Prot. No. 218 CN/dyf
Roma, Dr.DottorPiero Bassetti
R o m a
Caro Bassetti,

Come d'accordo Ti invio una breve nota sull'IAI, una copia del testo che Ti dovrebbe dovrebbe essere stato inviato dai dipendenti dell'Istituto e in più una copia dell'ultimo numero di "Politica Internazioale"; accludo anche alcuni fogli e buste per la Tua corrispondenza.

Come Ti dicevo, credo che mi sarà impossibile partecipare sabato al convegno IAI. Ho intenzione però di partecipare alla seduta ristretta di venerdì.

Con i miei più cordiali saluti. Firma

(GiampaoloGian Paolo Calchi Novati)

E'È confermata a tutt'oggi la riunione dell'Esecutivo per giovedì 29 alle ore 10.


CN/dyf

Personale riservata per
il Presidente

Breve Nota sull'IAI

Al momento della costituzione dell'IPALMO furono stabiliti con l'IAI rapporti di formale cortesia. Io personalmente ero da tempo in ottimi rapporti con tutti i dirigenti dell'IAI e avevo spesso collaborato alle loro iniziative e alle loro pubblicazioni.

In occasione delle nostre iniziative abbiamo naturalmente sempre invitato l'IAI, che in genere le ha seguite senza particolare impegno.

Nel 1973, il ricercatore che all'IAI lavorava sui problemi dei paesi in via di sviluppo, il Dottor Roberto Aliboni, sollecitò in pratica il passaggio all'IPALMO, ritenendo più interessante per lui la nostra attività. L'IPALMO dal canto suo era alla ricerca di uno studioso di problemi economici per l'Ufficio Studi e fu ben lieto di stabilire con Aliboni un rapporto di collaborazione a tempo pieno che durò fino ai primi mesi del 1975 con reciproca soddisfazione. Una volta interrotto il rapporto con l'IPALMO, per sua decisione, Aliboni ha ristabilito un rapporto di collaborazione e consulenza con l'IAI, svolgendo un'attività che riprende certamente alcuni temi ed alcuni contatti risalenti all'IPALMO.

In particolare, l'IAI stà svolgendo una ricerca pluriennale, anche con fondi americani, sul Mediterrraneo. E'È vero che tale ricerca riguarda soprattutto temi di strategia o di collegamenti politici, ma, essendo il Mediterraneo uno degli argomenti di interesse prioritario anche dell'IPALMO, una sovrapposizione è inevitabile.

Per il futuro, credo che sarebbe opportuno un contatto più organico. D'altra parte, l'auspicio di una maggior collaborazione rischia di essere solo una dichiarazione di buone intenzioni. Se non si vuole "competere" bisogna trovare il modo di collaborare là dove è possibile per ottenere risultati più incisivi. Il campo in cui, nel caso dell'IAI, tale ./. — 2 — rapporto è possibile,è piuttosto quello dello studio - ricerca. L'IAI gestisce un rapporto con il ministero degli esteri ed ambisce a fare da tramite, grazie ai suoi collegamenti con Istituti e fondazioni degli Stati Uniti, con il mondo politico e culturale americano. L'IAI ha anche buoni rapporti con alcuni istituti di studio dell'Europa Orientale, Unione Sovietica compresa. La mia idea, per uscire dal vago, sarebbe di proporre l'organizzazione congiunta d'incontri con istituti europei e non,su temi da concordare. IPAIMO e IAI potrebbero preparare la documentazione e la delegazione di parte italiana.

E'È una pratica questa che l'IAI svolge già con profitto e che a me sembra molto interessante, anche se ci è stato impossibile di fatto instaurarla. Finora l'IPALMO ha curato di più i rapporti con le forze politiche o con i governi (tramite le ambasciate a Roma), tanto più che in molti paesi del terzo mondo, se esistono degli Istituti, si tratta di semplici strumenti del governo o di un singolo ministero. Se l'IAI fosse d'accordo, si potrebbero mettere in comune le relazioni che ciascun Istituto ha sviluppato per stabilire con gli Istituti degli altri paesi un lavoro di ricerca o di scambio di esperienze utile per far uscire la politica estera italiana dal ben noto provincialismo.

Roma,

CN/dyf

Personale riservata per
il Presidente

Breve Nota sul convegno
dell'IAI

Il Convegno indetto dall'IAI su "L'ITALIA ed il nuovo sistema internazionale" riprende la discussione sulla politica estera italiana, iniziata 10 anni fa' al momento della costituzione dell'Istituto.

Dalla lettura dei documenti e dalla scelta dei relatori sembra di capire che il convegno vuole rappresentare uno sforzo per elaborare una politica estera, da una parte rispettosa del quadro precostituito (conferma della Nato, europeismo, prudenza per evitare ogni forma di "destabilizzazione" ecc.), dall'altra pronta a cogliere le modifiche in atto,tanto nel sistema internazionale,quanto e soprattutto nel sistema politico italiano. Probabilmente il sottinteso dell'operazione è di dimostrare che è accettabile l'inserimento del PCI nell'area di governo senza provocare consequenze nefaste, a certe condizioni ovviamente.
Il filo del discorso della relazione Galli, per esempio, è che il PCI può contribuire alla stabilizzazione soprattutto se ai tradizionali collegamenti infracomunisti saprà sostituire nuovi collegamenti con i partiti socialisti europei. La preoccupazione "atlantica" è più accentuata nella relazione Silvestri. In genere non si risolve la contraddizione del quadro di riferimento, perchè la crisi dell'idea europea, che neppure Spinelli a questo punto può ignorare, ha sottratto l'elemento di mediazione più ovvio per uscire dallo schematismo dei blocchi.

Un intervento del Presidente dell'IPALMO potrebbe riprendere un tema che l'IPALMO ha portato avanti in questi anni con una certa coerenza. Mi riferisco alla caratterizzazione della politica dell'Italia e dell'Europa nei confronti del Terzo Mondo. Naturalmente niente "terzomondismo" di comodo ma riconferma ./. — 2 — della perfetta legittimità di una politica autonoma nei confronti dei paesi in via di sviluppo respingendo la tesi che si tratterebbe di una "meridionalizzazione", intesa in senso negativo (tesi accennata, con intelligenza, anche nella relazione Di Nolfo, p. I0). La nostra posizione è che alla politica per blocchi omogenei vada ora sostituita una politica per areee complementari, come sono appunto la CEE e l'Africa, la CEE e il mondo arabo, e che è in questa direzione che ci si deve muovere.

Roma,

Ipalmo

  • 110.00 Giunta esecutiva

  • tenere presente la lettera inviata dai dipendenti Ipalmo con il loro documento rivendicativo e contemporaneamente la possibilità di vedere , in una riunione apposita tutti i collaboratori, per farne la conoscenza.
  • rapporti Iai (anche con rif. all'ultimo convegno)
  • invito al Cairo (v. all.)
  • relazione albertoni (all.)
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  • resoconto telef. con Calchinovati
  • documento dipendenti
  • statuto
  • materiali vari
  • Rivista Ipalmo
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personale: tenere presente l'interesse di Moretti per un impegno anche part-time


Riunione esecutiva del : problemi da discutere.

  • La situazione finaniaria. Stato delle relazioni con glienti contribuenti. Progetto di presentazione di una legge per il finanziamento pubblico.
  • Rapporti con i partiti politici. Verifica dell'impegno dei pricipali partiti politici e delle forme migliori di collaborazione.
  • Programma di attività per il 1976. Iniziativa sull'agricoltura nel Mediterraneo. Iniziativa sull'America Latina.
  • Problema del personale. Richieste del personale. Carenze nell'organico.
  • Attività corrente per i mesi di maggio e giugno.
Nota scritta a manoGlis
Balboni
Gallico


Considerazioni dopo il primo contatto con l'Ipalmo —

Nel corso dei primi contatti è emersa un'idea di PB che trae spunto da quanto segue:

In tutto il mondo non c'è ambiente nel quale tre grandi forze politiche, espressione di tre componenti della civiltà — i democristiani, i sociali,sti, i comunisti — collaborano assieme a tecnostrutture, espressione di due modi di produzione — capitalisimo e capitalismo di stiato —, in un paese centauro, sul cilivage tra mondo sviluppato e sottosviluppato, con scopi di politica estera. Questo è l'Ipalmo.

Secondariamente, c'è una grossa attività di education che si sviluppa a favore del III e IV mondo, che viene dfatta da interessi economici, politici, culturali e professionali.

Il contesto, entro il quale questa attività si sviluppa, non è di solito affrontato. Noi potremmo curartci del contesto entro il quale si sviluppa questa "education". In altri termini, se una università italiana ha uno studente negro, la mediazione con i valori della società italiana dovremmo farla noi, cercando di presentare la società italiana come la società che aha i valori dell'Ipalmo.

Su questa linea è venuta fuori, d'intesa con Sandri, l'ipotesi di un convegno-incontro ristretto proprio su questo tema della "formazione", d'intesa con la Cee, la Confindustria e tutti i vari ienti interessati o le organizzazioni, compresi i sindacati. Questo convegno dovrebbe essere organizzato a tamburo battente. Dovrebbe già esserci entro questa settimana o la prossima, una prima occasione di incontro ristretto per esaminarne la sostanza.


E'È anche emerso il problema "Calchinovati" da un lato, e il problema di quello che io chiamo "l'intendente" o il "segretario generale". Cioè una persona sensibile a problemi di politica estera, ma organizzativo, che tenga tutta una serie di rapporti.

(nomi: persona segnalata dal console gentile — Astori (Salvi) — Pasquini — Moretti (part-time) — Ugolini (?)

PB ha poi avuto contatti con Albertoni e dovrà incontrarsi con Bresolin in vista di possibili collaborazioni con l'Ipalmo)


Prot.n.242-76 ri
Roma, Dott.DottorPiero Bassetti
Segreteria
Via Vivaio, 12
M i l a n o
Nota scritta a mano Bertilla


suggeriscimi mercoledì di discutere
con la Regina questo problema
dello

Allego alla presente la copia del verbale della riunione della Giunta Esecutiva dell'Ipalmo svoltasi il 29 aprile 1976 in sede.

Distinti saluti. Firma

(Regina Ickovicova)